domenica 10 giugno 2007

Hallelujah

Oggi ho sentito il bisogno di sentire questa canzone. Di ascoltare quell'angelo di nome Jeff Buckley cantarla solo per me.

Sono giorni, mesi, anni che covo dentro un dolore iniziato nel '95 che mai ho elaborato definitivamente. Ho paura ad affrontarlo. So che ogni volta che provo a farlo crolla una diga e vengo travolta. Non posso permettermi di lasciarmi sopraffare dal dolore. Anche se guardando attentamente il palmo della mia mano sinistra questa frattura è ben visibile. La linea della vita è spezzata proprio in quel punto... La prima volta che ci ho fatto caso mi sono venuti i brividi. Non credo a queste cose, ma quella linea, ogni volta che mi capita di guardarla, mi ricorda ciò che è stato.


Il dolore è più forte di noi e non si può sempre ignorarlo. Soprattutto quando i corsi e i ricorsi ci riportano indietro. E ci sono periodi come questo in cui gli eventi tornano a materializzarsi, come se il tempo non fosse mai passato. E dentro di me sento l'urgenza, il bisogno di scrivere, di urlare al mondo quella sofferenza che ho nascosto per tanto tempo, che solo in pochi hanno potuto lenire con una carezza o parole sincere. Sento che ho un fiume che mi scorre nelle vene e potrebbe straripare quando meno me lo aspetto.
Forse un giorno troverò la forza di parlare chiaro. Di mettere nero su bianco un turbine di emozioni violente, che spaventano anche me. Per ora lascio che sia la musica a parlare e a guarirmi.

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