giovedì 10 maggio 2007

Per caso o per intuizione

Autostrade digitali, codici binari, fibra ottica, reti interconnesse: niente di più freddo di quello che un tempo chiamavamo calcolatore. Eppure è così che ti ho ritrovato. Nel mio quotidiano peregrinare nella rete più grande mai conosciuta, venivo condotta a te di ipertesto in ipertesto, un collegamento seguiva un altro, per caso o per intuizione.

Sentivo che stavo trovando qualcosa di importante e proseguivo con avidità. Impronte, tracce di te, mi hanno ricondotto ad esplorare un passato che latente, appena sotto la soglia di coscienza, premeva per riaffiorare, come capita spesso per brevi momenti, a intervalli irregolari.

Di te non mi rimaneva che l'immagine di allora, unita alla proiezione mentale che la mia immaginazione vi ha agganciato. Tutto ciò arricchito dai frammenti di una vita non condivisa, frutto di incontri casuali ma intensi, almeno per me.

E ritrovandoti tra le pagine digitali del tuo diario personale, con gioia e stupore ho scoperto di conoscerti intimamente più di quanto io stessa immaginassi. E più di quanto tu stesso immaginerai mai.

Scopro con dolore che hai sofferto e soffri ancora di quegli sbalzi d'umore e di quella profonda insicurezza in te stesso che ti accompagnano da allora. E vorrei tanto gridarti di smetterla con i cattivi pensieri perchè hai una bella testa, come ce ne sono poche.

Ai lati delle strade che percorrerai per raggiungere il tuo sogno, io ci sarò. Muta, silenziosa, invisibile, farò il tifo per te e sarò lì, pronta a gioire per i tuoi piccoli traguardi.
Forse non lo saprai mai, ma non importa. Quel che importa è la forza del tuo sogno. Un sogno che conosco bene, perchè somiglia un po' al mio. Un sogno che ti sta appiccicato addosso come e più della tua pelle, anche se continui a nasconderlo a te stesso, perchè stupidamente temi di non esserne all'altezza.

E invece lo sei.

Nessun commento: